Nomenclatura e classificazione

Il termine polimero, che deriva dal greco pol uùs=molto meros=pezzo, implica che il numero di parti (-meri) unite nel composto sia sufficientemente elevato (poli-) affinchè siano ottenuti certi valori di minima nelle proprietà chimiche e fisiche. Non c’è un soddisfacente metodo per determinare il valore limite del numero di segmenti in una molecola prima che possa essere classificata come polimero, perchè le unità strutturali (o monomeri) variano in peso e in dimensione molecolare. La difficoltà di classificazione nasce dal fatto che la transizione delle proprietà da non polimeriche a polimeriche è graduale con l’incremento del peso molecolare. Tuttavia si possono fare alcune generalizzazioni, e la prima suddivisione è fra oligomeri e polimeri è la seguente:

1) il termine oligomero (oligon=poco) è generalmente impiegato per molecole che contengono unità ripetenti ma hanno pesimolecolari minori di 1500; non sono polimeri perchè hanno pochi monomeri e non esibiscono proprietà polimeriche.

2) i polimeri veri e propri si possono ulteriormente suddividere in polimeri a basso peso molecolare con peso molecolare massimo 5000, polimeri ad alto peso molecolare con peso molecolare di almeno 10000 fino molecolare assume valori intermedi.

Il termine macromolecola è un termine generale che investe tutte le grandi molecole, il termine polimero è ristretto a strutture che sono almeno approssimativamente multiple di una unità a basso peso molecolare (monomero). Un polimero può inoltre essere specificato come segue:

– omopolimero: catene costituite da un singolo tipo di monomero
– copolimero: catene costituite da due differenti unità monomeriche in sequenza generalmente irregolare
– terpolimero (ecc.): catene costitute da tre differenti unità monomeriche in sequenza irregolare (ecc.)

I copolimeri possono inoltre essere suddivisi in:

– copolimeri statistici in cui la distribuzione dei due monomeri è essenzialmente casuale
– copolimeri alternanti costituti da sequenze regolarmente alternate delle due unità monomeriche lungo la catena
– copolimeri a blocchi formati da sequenze di blocchi delle due unità monomeriche
– copolimeri ad innesto in cui blocchi di un monomero sono innestati sullo scheletro dell’altro come ramificazione.

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