Estrusione

L’estrusione è un processo di produzione industriale di tipo deformazione plastica che consente di produrre pezzi a sezione cilindrica (tubi, profilati) e planare (lastre). Consiste essenzialmente nel forzare per compressione il materiale, allo stato pastoso, a passare attraverso una sagoma (matrice) che riproduce la forma esterna del pezzo che si vuole ottenere. Se la sezione di questo è cava, sarà presente un’anima che riprodurrà il profilo della cavità interna. All’uscita dalla matrice il materiale viene raffreddato o, nel caso della gomma, sottoposto a vulcanizzazione. La compressione del materiale a monte della matrice è ottenuta, per la gomma e la plastica, da apparecchiature a semplice o doppia vite senza fine, che spingono il materiale verso la testa di estrusione; nel caso della plastica si introduce il materiale in granuli, il calore prodotto dall’attrito e da resistenze elettriche ne causa la fusione. Una variante al processo è la coestrusione, in cui si lavorano contemporaneamente materiali diversi, che escono dalla matrice accoppiati, cosicché si ottengono, per esempio guarnizioni con un’anima rigida, che funge da supporto e una parte esterna morbida che garantisce una buona ermeticità. Unità plastificante di un estrusore divisa in tre zone fondamentali: la zona di convogliamento solido; la zona di fusione; la zona di regolazione o di pompaggio. Le diverse zone devono compiere le seguenti operazioni: trasportare i granuli solidi (o la polvere dipolimero) dalla tramoggia al cilindro della vite, compattare i granuli e farli muovere nel cilindro della vite, fondere i granuli, miscelare il polimero in una massa omogenea, pompare il polimero nella testa (fessura).

Estrusione impianti

L’estrusore è una macchina, usata soprattutto nell’industria delle materie plastiche, che permette di ottenere degli estrusi, ossia delle forme di sezione costante prestabilita dalla forma della trafila e di lunghezza determinata dall’intervallo di taglio, oppure mescole tra polimeri e aggiunta di cariche e/o rinforzi per migliorarne le prestazioni fisico-meccaniche e termiche, e modificarne il colore. Un estrusore è costituito essenzialmente da un cilindro (costituito da un tubo di acciaio nitrurato) all’interno del quale ruotano una o due viti senza fine (si parla quindi rispettivamente di “estrusore monovite” e “estrusore bivite” in quest’ultimo caso, se entrambe le viti girano nello stesso senso, allora si parla di un bivite corotante, altrimenti se girano in senso opposto si chiamano biviti controrotanti); in corrispondenza dell’alimentazione al cilindro è predisposta una tramoggia di carico, mentre in corrispondenza dell’uscita del cilindro è posta una filiera, e successivamente da un sistema di taglio.

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva